lunedì

La libertà di espressione

Per libertà di espressione ora non voglio intendere quella che manca in questo paese monopolizzato da un uomo solo per quel che riguarda l'informazione, la stampa e l'editoria ma solo la nostra che per hobby scriviamo sulle nostre paginette vituali.
Sono molti anni che frequento il web, ho conosciuto tantissime persone fra chat, forum e in questi ultimi anni blog e social network, sono una persona che partecipa molto e a detta di chi mi ha conosciuto qui ho anche un discreto carisma e una buona capacità di socializzazione, caratteristiche che però mi porto dal mondo cosiddetto esterno, riesco infatti a fare amicizia anche in poche ore e non mi sono mai negata a qualche sconosciut* che ha avuto voglia di scambiare due chiacchiere con me.
Non uso troppo la diplomazia perché sono convinta che dire è sempre meglio che il contrario, credo che il miglior modo per selezionare amicizie e conoscenze  sia quello di mostrarsi interamente, senza finzioni e dire sempre quello che si pensa di qualcosa e di qualcuno, scrivere ( ma anche parlare face to face ) indifferentemente di tutto, spaziare dal sesso, all'amore, passando per la religione e la politica senza timori, certo che non consegnerei a chi mi legge i miei fatti troppo personali, specialmente quelli belli, considerando quanta invidia alberga purtroppo nelle tante anime che frequentano la rete. Questa libertà in rete non me l'ha mai negata nessuno, forse perché ho imparato  qual è il modo in cui si possono esprimere anche i concetti peggiori che si hanno appunto sugli argomenti piu' disparati ed ho capito  che ci si puo' liberare dalle ansie anche senza farlo capire a chi non vogliamo che sappia dei nostri momenti "no".
Io credo che difendersi in questo ambiente  non significhi fuggire, cambiare continuamente di posto, nascondersi piu' del dovuto, per me è fare l'esatto contrario, è alzare la testa e imparare a negarsi a chi non merita niente di noi. Io questo l'ho imparato molto bene proprio qui, nel regno dell'effimero e della falsità tout court, nell'impero del pianto a tutti i costi, non c'è posto come la rete dove che "il pianto frutta" non è solo un modo di dire. Farsi vedere sempre tristi, mostrare una disperazione molto spesso falsa per farsi compatire aumenta lo share. Basta far parte della blogosfera per rendersene conto, nei blog dove si piange ci sono sempre duemila commenti, dove invece si cerca di affrontare i problemi che sono di tutti sono poche le persone che partecipano. In rete non esiste la via di mezzo sensata, o si ride anche quando non c'è niente da ridere oppure ci si sta per elemosinare la pietà altrui.
Ecco perché io ho deciso di portare qui quella che sono normalmente, cercando di evitare chi approfitta di questi spazi per mostrare e dimostrare le sue pochezze, la sua miseria interiore e quella gelosia insana che solo subumani e persone malate possono provare per persone che non hanno mai visto in faccia.
Io non ho paura di gente che piu' del mio disprezzo non potrà mai avere, né qui né altrove.

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7 commenti:

  1. sai una cosa che mi piace ma nello stesso ti invidio è la costanza e tenacia con cui riesci a essere sempre presente a te stessa, ma soprattutto disponibile nei confronti di chi ti segue e ti legge.
    una sorta di neutrale distacco partecipato.
    grazie ! _________ ciao:))

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  2. Ma no, sono tutt'altro che distaccata invece, mi sono fatta tanti di quei pianti davanti questo monitor che non te li immagini, è che a furia di prendere ceffoni poi s'impara...:-))

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  3. E' che io sono stufa di pochezza interiore.
    In certi ambienti dilaga.
    Possono essere spazi web, ma anche fuori da esso.
    Del resto ognuno è libero di scegliere quando, dove e come esprimersi.
    Per esempio, oggi questo posto è molto più in sintonia col mio sentire del momento e riesco ad esprimermi coerentemente ad esso.
    Domani, non so....
    ;))

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  4. Tutte le persone dotate di sensibilità positive sono o sono state vittime delle altrui pochezze, chi non fa conti ma si dà spontaneamente, che sia per amicizia o sentimenti piu' alti e intensi rischia tutti i giorni e ovunque. Ecco perché io non sono mai fuggita, nemmeno quando quello che mi era accaduto grazie a questa parte di vita ( che è comunque tale checché se ne dica ) ha rischiato di compromettere anche il resto. Anche quando il mio domani significava non sapere quello che mi sarebbe successo dopo cinque minuti. Sono modi diversi di vedere le cose che ci riguardano, sai che io non esprimo giudizi ma solo il mio sentire...io malgrado tutto sono una persona che negli altri ci crede, ecco perché su di me la menzogna ha effetti devastanti piu' che su altre persone capaci di non dare peso a quello che accade loro...:-))*

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  5. Vedi cara, è appunto in virtù di quella libertà di cui parli - espressa da taluni a sproposito in certi spazi web - che non possiamo esimerci dal dover scendere a compromessi quando scriviamo pubblicamente e gli altri leggono e commentano.
    Purtroppo però, non possiamo stare tutto il tempo a fare finta di niente oppure a scacciare individui molesti e inopportuni, o semplicemente sgraditi.
    Quindi, per coerenza intellettuale, se uno può scegliere, esce da una certa scena e se ne trova una più in risonanza.
    Trovo che anche questa sia massima espressione di libertà, visto che si può scegliere!
    per fortuna il mondo (anche web) è grande, allelujia! :)))

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  6. Se io me ne fossi andata quando quel pazzo ha iniziato a perseguitarmi un anno fa di là il dispetto a chi l'avrei fatto? solo a me, ora capisco che ognuno puo' avere le sue ottime ragioni per andare, restare e tornare, quello che però penso per me è che qualsiasi decisione deve essere mia, non farei mai un favore a chi so che teme la mia presenza perché sono piu' capace di altri a stare fra la gente e catturare l'attenzione di chi mi segue nel blog, capisci che io ho gente che mi chiede si starle vicina, di non abbandonarla, e anch'io so benissimo che senza le mie piccole abitudini quotidiane fra le quali anche salutare gli amici qui e occuparmi delle mie paginette virtuali starei male, ho litigato per mesi con mio marito, finché non si è arreso e anche se non è contento ha capito che io ho bisogno anche di fare queste cose, a differenza di chi si fa scoprire da mogli o mariti e fa solo finta di andarsene, a casa mia tutti sanno che ho un blog e un account su FB, e tutti possono vedere quello che scrivo e quel che mi scrivono gli altri senza problemi. Con questo non voglio dire di avere piu' coraggio di altri, dico solo che non saprei vivere in un altro modo, che le cose nascoste sono anche belle mentre le vivi ma lasciano sempre una scia di dolore e di sensi di colpa anche quando non si è fatto niente di male. Quello che posso dire è che oggi sono una donna un po' diversa, e che prima di affezionarmi a qualcuno devo pensarci meglio e di piu'.;-))

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  7. Non lo metto in dubbio e va bene così! :))
    Lo sai che io non me ne sono andata a causa di persecuzioni, ma solo perchè avevo gente attorno che non mi "sconfinferava"...
    non mi andava più di entrare nel blog e trovare gente che usava il mio blog come chat, e/o l'ennesima enorme cazzata di qualcuno.... soprattutto, fuori tema.
    Nel tuo blog non succede questo.
    Ammetto che io l'ho permesso, proprio perchè - in virtù della libertà di espressione di cui sopra - non volevo stare a riprendere (ero arrivata a farlo in privato!!) tizio o caio ogni due per tre, e quindi andando via, ora pongo riparo ad uno stato di cose che io stessa ho generato.
    Chi è causa del suo mal... :)))))

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