giovedì

Chi di speranza vive, disperato muore

Ecco perché io non ho mai avuto la smania di liberarmi degli anni vecchi, arrivati ad una certa età correre verso anni "nuovi", che poi non sono mai molto diversi da quelli che ci si lascia alle spalle significa una cosa sola: invecchiare, è inutile girarci attorno. Tutti gli anni ci consegnano delle ottime ragioni per essere buttati, quindi sarà così anche per quello che verrà.




Io non ho tutta quest'angoscia di sbarazzarmi degli anni vecchi, di quello che ho salverei tutto, non ho molto da chiedere né niente di cui dovermi urgentemente liberare. E siccome le premesse di un miglioramento in questo paese - e forse anche nel mondo - non ci sono ( anzi, il peggio pare che dovrà ancora arrivare ), credo che piu' di qualcuno firmerebbe col sangue per avere un 2011 uguale al 2010.







mercoledì

Sex addict

Quando il sesso diventa una dipendenza, bulimia erotica. L'ha confessato Mick Hucknall, dei Simply Red. Ma anche Tiger Woods, Michael Douglas, David Duchovny. Un'ossessione indifferente all'oggetto del desiderio.











http://www.repubblica.it/persone/2010/12/27/news/uomini_che_amano_mille_donne_nella_mente_dei_seduttori_seriali-10607035/

"Mi sono concesso tre donne al giorno dal 1985 al 1987, ha confessato Mick mentre, nella stessa intervista, annunciava una carriera da solista. Già, "concesso", proprio come si direbbe del troppo cioccolato, della vodka, o di qualunque altra sostanza in grado di dare dipendenza."

"Casanova le corteggia, le lusinga una per una. Ha un'aura maledetta perché è un predatore, spezza cuori, si insuperbisce. Ma resta cosa ben diversa dall'amante seriale di oggi che tratta le donne come se fossero tutte uguali, fa le stesse battute, gli stessi regali."







Sono solo patetici seriali. Andrebbero evirati chimicamente. Almeno smetterebbero di ferire chi non ha colpa.


Non meritano la minima forma di compassione.
























Quale Natale?

Nessun vangelo dice che Gesù nacque il 25 dicembre anzi, il 25 dicembre era una festa pagana, la festa del dio Mitra, festa del sole, poi quando è arrivata la chiesa, molto dopo, se ne è impossessata così come ha fatto per tante altre occasioni nate prima dell'avvento del cattolicesimo, la chiesa nella sua storia ha messo la sua longa mano su tutto, e laddove non è arrivata perché la civiltà è stata piu' forte della sua propaganda, ha sempre parlato di improbabili presenze oscure, di pericoli, di satana e quant'altro di incredibile per chi sa e vuole tenere la mente libera da superstizioni di ogni tipo, religioni comprese.







Forse è il caso di rinfrescare, per chi ha memoria corta, le origini del Natale. Adottato a forza dalla cristianità come tutte le festività pagane, l’attuale Natale altro non era, per le popolazioni precristiane, che la celebrazione del solstizio d’inverno (oggi convenzionalmente fissato il 21 dicembre), il momento dell’anno a cui corrisponde, a causa della posizione che il sole assume rispetto al piano equatoriale, la notte più lunga e il giorno più corto.






Questo fenomeno veniva anticamente interpretato in chiave religiosa: il sole, giunto al minimo della sua forza e della sua potenza, sembrava improvvisamente rinascere, riconquistava le tenebre e diventava invincibile. Ed ecco che nei giorni a ridosso del 25 dicembre i Romani festeggiavano il Sol invictus (sole invincibile), gli Egiziani la nascita di Horus, gli Indopersiani quella di Mitra, i Siriani quella di El Gabal, i Greci quella di Helios.




L’elenco delle divinità festeggiate nel mondo durante il solstizio d’inverno è lunghissimo, ad indicare come il culto del dio Sole fosse radicato in tutte le civiltà antiche.




Fu Aureliano il primo imperatore romano a istituire ufficialmente il 25 dicembre la festa del Sol invictus, nel 274. Costantino poi, nel 330, trasformò la ricorrenza in festa cristiana facendovi coincidere la nascita di Cristo, fino ad allora festeggiata in date diverse a seconda del luogo (ma più diffusamente il 6 gennaio, giorno in cui poi venne celebrata l’Epifania).




Ricordiamo anche che fu sempre Costantino a cambiare nome all’ultimo giorno della settimana, che da dies solis (giorno del sole, significato che ancora rimane nell’inglese sunday e nel tedesco sonntag) diventò dies domini (giorno del Signore).






Nonostante l’ufficializzazione della data di nascita di Cristo, il culto del dio Sole rimase ben radicato persino nelle popolazioni cristiane, come scriveva nel 460 Papa Leone Magno: ”E’ così tanto stimata questa religione del Sole che alcuni cristiani, prima di entrare nella basilica di San Pietro, dopo aver salito la scalinata, si volgono verso il Sole e piegando la testa si inchinano in onore dell’astro fulgente. Siamo angosciati e ci addoloriamo molto per questo fatto che viene ripetuto per mentalità pagana”.


Ci vollero la soppressione del culto di Mitra, le persecuzioni dei riti politeisti dovute a Teodosio e i decreti di Giustiniano sulla chiusura dei tempi pagani per far sì che il Natale si affermasse lentamente – e per editto – come festa cristiana in tutto l’Impero.


Oggi, a distanza di tanti secoli, la Chiesa cattolica – appoggiata da una politica governativa di convenienza – si trova di fronte allo stesso problema: sradicare interpretazioni diverse e sancire (ancora!) che il Natale è solo e unicamente il simbolo della cristianità.

Il Natale dunque  è una festa retorica, discriminatrice ed elitaria come tutte le occasioni in cui bisogna spendere dei soldi, spesso troppi,  in cose perlopiu' inutili,  che non tiene conto di chi non puo' "festeggiare", stramangiare, andare in vacanza nei luoghi esclusivi di montagna  perché solo, senza soldi, senza lavoro, malato, eccetera. Gesù non ha mai chiesto di festeggiare il suo "compleanno" e men che meno gli sarebbe piaciuto farlo nel modo volgare col quale si portano avanti certe tradizioni,  quindi  non credo proprio che questa festa esprima alcuno spirito cristiano.











martedì

Ri_scusate l'assenza

Non sono impegnata a fare inutilissimi regali di natale, quel poco che sono costretta a fare del nulla che farei  - detestando il natale come tutte le altre feste che si "devono" festeggiare per forza pena l'esclusione morale da quel bellissimo clan che si chiama famiglia -  l'ho già fatto almeno un mese fa.
Sono stata semplicemente impegnata a fare cose odiosissime che peraltro non so fare, tipo il backup di un altro mio spazio virtuale per il quale ci sono volute piu' di 50 ore di connessione, svariati smadonnamenti verso la memoria virtuale del mio piccì che giustamente non è rimasta proprio contenta di quel surplus di lavoro.
Ma come glielo spieghi ad una memoria virtuale di un piccì che l'ambiente cosiddetto virtuale è invece stracolmo di teste di cazzo assolutamente reali che riescono a star male e a far star male anche gli altri  per cose che normalmente dovrebbero far solo  passare il tempo, divertire o al massimo dell'impegno cerebrale per certuni casomai anche riflettere? perché una persona deve essere costretta a mettere in un'ipotetica cassaforte anche delle pagine virtuali solo perché magari qualcuno un bel giorno decide che quelle pagine non ci devono piu' stare?
Non discuto la solitudine di chi o per scelta o perché gli ( o le ) va fa di questi spazi qualcosa di fondamentale, la miserabilità di chi non li sa frequentare riuscendo a provare gelosia, invidia e altri bruttissimi sentimenti nei confronti di perfett* sconosciut* però sì, e anche molto.

mercoledì

Scusate l'assenza...

...ma ho un altro piccolo spazio dove mi occupo di altre miserie umane fra cui anche la politica. Ieri è stata una giornata particolare e gli eventi mi hanno trattenuta in quell'altrove.
Alla luce del risultato e visto che i bunga bunga sono pagati coi soldi pubblici, cioe' nostri, alla stessa stregua dei deputati che si sono svenduti al corruttore brianzolo, credo che chiunque abbia voglia di un po' di trasgressione debba poter partecipare, mettersi dunque in fila con l'abbigliamento adeguato davanti alla villa di Arcore, e se all'ingresso troverà Emilio Fede che seleziona gli invitati, gli dica di essere il padrone di casa e di togliersi dai coglioni.



lunedì

A volte sì

Riesco molto bene ad essere peggio di come sono.



Almeno, tutto quello che puo' capitare di sgradevole e sgradito posso dire di averlo meritato.



domenica

Demo_CrazYa

... respiro sorsi d'aria che sanno  di fiele e zucchero filato in un'alternanza quasi perfetta.





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venerdì

Senza

Il desiderio si nutre di assenze, di rimpianti



Della violenza degli incontri difficili
Dei ricordi piuttosto che della realtà
E, sempre, della paura d'avere perduto l'amore.




Louis Brauquier









giovedì

A casa mia...

...prima si accende lo stereo e poi la caffettiera.

.


Ho la musica dentro, lei mi abita

quando mi alzo lei già mi aspetta

quando cammino lei mi cammina davanti

io sto sempre danzando nella mia carne

sto sempre sentendo un suono che la mia anima

sa che esiste malgrado la dissonanza

della mia vita.





Vera Lùcia de Oliveira

mercoledì

Sex crimes

Se per una presunta violenza sessuale scatta un mandato di cattura planetario, per "presunte" e reiterate corruzioni di minorenni ( e non solo ) quali sono i provvedimenti da prendere?

Naturalmente, come sempre, chiedo, perché il sospiro di sollievo internazionale al momento dell'arresto di Assange fa pensare che non sia lui a raccontare bugie.



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Assange ricercato e poi arrestato per "sesso consensuale non protetto".

Perché non chiede asilo politico al Papa? (Giulia Innocenzi)



lunedì

Prendersi le proprie responsabilità...

...non significa necessariamente dover ammettere di aver sbagliato. Ci sono persone talmente orgogliose che non lo farebbero mai. Però l'orgoglio non autorizza  nessuno ad accusare gli altri delle proprie colpe. Chi pretende di vivere nel suo giusto, in una dimensione fatta su misura da e per  se medesimi  perché è l'unica nella quale non si rischia mai è bene che resti in disparte, o che si cerchi una compagnia simile. Perché le persone normalmente equilibrate non vivono così, in maniera molto comoda, sanno perfettamente che non è così che funziona la vita.


venerdì

Mi dispiace se qualcuno confonde...

...il realismo con l'amarezza. Io non sono affatto una persona triste e seriosa, che si piange addosso,  tutt'altro, chi mi conosce lo sa, quando andiamo a cena fuori il posto vicino a me le mie amiche se lo litigano, sono semplicemente una persona che usa, quando ci vogliono, le parole giuste. E' inutile esprimersi per metafore quando la realtà è quella che è. Una realtà in cui non mi ritrovo e che faccio fatica ad accettare, mi fa schifo la falsità, l'ipocrisia, mi fa schifo chi non dice per paura di dover poi ascoltare, mi fa schifo chi sorride con te quando nel suo intimo non ci sono sorrisi ma altro. Mi fa schifo chi prima ti cerca e poi ti sfugge senza un ragionevole motivo.Mi fanno schifo la superficialità e la leggerezza spesso forzate ( c'è un mucchio di gente che non ha proprio un cazzo da ridere nella sua vita ma qui lo fa con molta disinvoltura) che contraddistinguono i rapporti umani, e non sopporto inoltre di chi parla del virtuale come se fosse un ambiente a se stante dove tutto è permesso, io ho scelto  di essere una persona sempre, una persona che anche qui dentro ha portato solo e soltanto se stessa  e non un fantoccino fantasioso che molti scelgono di interpretare ché tanto è un gioco. Ecco perché mi fa incazzare chi si approfitta delle persone come me, quelle che non recitano e non fingono.
Nemmeno per gioco.


giovedì

Sarebbe molto piu' semplice...

...pensare e convincersi che una cosa finita è finita e andrebbe buttata via, come la bottiglia del latte quando è vuota.
Spazzatura da mettere nella differenziata avendo cura di separare la carta dalla plastica e poi dimenticarsi di entrambe. Io però non ci sono mai riuscita. Ma non riesco ad invidiare né a ricordare con simpatia chi invece si mette tutto dietro le spalle disinvoltamente, dimenticando e compiacendosi  forse di quando ha gettato una bottiglia dove il latte non era ancora finito e nemmeno andato a male.

mercoledì

Non mi piace la gente da una botta e via...

...in nessun ambito, che sia amicizia o rapporti piu' stretti. Cogli l'attimo? certo, le opportunità non devono essere sciupate ma bisogna che tutto abbia un senso, chi oltre a tutto il resto nelle cose che fa ci mette il cuore ha il diritto di pretendere di non essere oltraggiat*. Le cose fatte solo per il gusto di poter dire di averle fatte e avute, oppure per vantarsene e poi dimenticate,  messe da parte quando non servono piu' perché non si è data loro l'importanza che (forse) meritavano non si fanno, non si coinvolgono persone inconsapevoli in certi progetti senza capo né coda.
Perché a un certo punto nella vita bisogna imparare a difendersi, a volersi bene e a pretendere di essere rispettati.