martedì

Così

Elena non poteva guardarlo come la guardava lui, perché aveva gli occhi offuscati dalla violenza delle sensazioni...

Quando lo guardava si sentiva attratta magneticamente verso di lui, costretta a toccare la sua carne, con la bocca o con le mani, o con tutto il corpo. Gli si strofinava contro con tutto il corpo, con una sensualità animalesca, godendo dell'attrito.
...
Poi giacque sul fianco toccandogli la bocca, come se la stesse modellando e rimodellando, come una cieca che vuol scoprire il taglio delle labbra, del naso, degli occhi, per accertarne la forma, per sentirne la pelle, che vuol scoprire la lunghezza e il volume dei capelli, la loro attaccatura dietro alle orecchie.










Anais Nin (Il Delta di Venere)













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