venerdì

Restiamo umani

Anche se è sempre piu' difficile.







Anche quando un Uomo di Pace viene ucciso.






Anche quando sappiamo con certezza che per lui non ci saranno onorificenze particolari, funerali di stato, ministri in prima fila né bandiere da cannibalizzare.
Anche quando il pensiero si fa sottile.
Restiamo umani, perché è sempre meglio che essere bestie immonde come quelle che uccidono chi porta la pace con la pace.
C'è voluto un gran coraggio per uccidere un uomo armato solo di carta e penna, un computer e una pipa.
Ci sono realtà in cui le parole "pace", "democrazia" e "libertà" non avranno mai nessun senso, purtroppo. Verrebbe voglia di invitare questi uomini e donne di buona volontà ad abbandonare le loro utopie e rassegnarsi a questa evidenza. Quella di un mondo sopraffatto dalla violenza di chi pensa che un dio, il suo, sia meglio di un altro, da secoli nel mondo peggiore che ci sia, dunque il nostro, si fanno guerre nel nome di Dio, della difesa di pochi chilometri di terra. Dio e la "robba": una dicotomia da incubo, per chi crede davvero.
Non c'era alcun ultimatum. Avevano deciso di toglierlo da mezzo. C'è qualcuno infastidito dalle attività dei pacifisti. Da sempre. E i mandanti di questi omicidi quasi mai sono di religione islamica.
Ciao Vittorio, grazie





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