martedì

La mimosa, puzza

Di discriminazione, di contentino, come tutte le cose dedicate ad una categoria specifica. Il mondo sarà un po' meglio di come è il giorno in cui non sarà piu' necessario istituire giornate pro qualcosa o qualcuno.

Sono piu' di dieci anni che scrivo qualcosa per ricordare l'otto marzo e in tutto questo tempo non è cambiato nulla. Le donne continuano ad essere violentate, continuano a morire ammazzate ( una ogni tre o quattro giorni solo in Italia) per mano di un ex marito, un ex compagno, un uomo che non si rassegna alla fine di una storia. Le donne continuano ad essere usate e a farsi usare pensando che mettere a disposizione il proprio corpo sia una conquista di libertà.
Le donne in Italia continuano a subìre forti disparità nei posti di lavoro visto che a parità di ruolo guadagnano sempre meno di un uomo, le donne vengono ancora escluse da un potere decisionale che è ancora oggi tutto al maschile e dunque intriso di maschilismo. Le donne sono ancora costrette a rinunciare ad essere madri se vogliono mantenersi uno straccio di lavoro. E finché le leggi per le donne le faranno gli uomini non penso che le cose potranno andare meglio di così.
Non ho mai festeggiato l'otto marzo come invece piace fare a tante mie "colleghe".
Ricordato, con una sensazione di sgomento, visto che molte ragazze e donne non sanno nemmeno che accadde quel giorno però sì. Altrimenti nessuna penserebbe di andare ad assistere a squallidi spettacoli dove per una volta all'anno l'oggetto del contendere è un uomo, perlopiu' giovane e grazioso, che mostra la sua beltà a donne desiderose di sfogare le proprie frustrazioni a pagamento proprio come fanno tanti uomini, nessuna penserebbe di aver conquistato un centimetro di libertà solo perché in questo giorno e solo in questo giorno puo' dire a un marito: "stasera la cena te la prepari da solo". Nessuna penserebbe che andare fuori una sera l'anno con qualche amica significhi aver conquistato le pari opportunità. E nessuna penserebbe che imitare e scimmiottare certi atteggiamenti maschili, i peggiori, sia qualcosa che ha a che fare col rispetto e con il riconoscimento di un diritto.
Chi nel corso degli anni ha fatto in modo che l'otto marzo diventasse l'ennesima occasione per fare affari, chi ha trasformato questa che dovrebbe essere una giornata di riflessione, di commemorazione, una giornata in cui le donne dovrebbero stare vicine ma per tutt'altri motivi in una macchina per far fare soldi a fiorai, ristoranti e pizzerie fa semplicemente schifo, ma anche le donne che sono cadute nel tranello non sono migliori di chi le sfrutta, anche l'otto marzo.
E non sono nemmeno d'accordo sul concetto che una donna deve essere festeggiata tutto l'anno, la normalità non è essere festeggiate ma essere rispettate e questo sì che va fatto tutto l'anno.
E se proprio abbiamo tutta questa voglia di farci regalare un fiore, accettiamolo solo da chi sa rispettarci tutti i giorni, non solo oggi.













2 commenti:

  1. Buongiorno,
    io gli auguri te li faccio comunque,non foss'altro per rispetto.
    so cosa intendi e cosa vuoi dire con questo post che riecheggia un po il mio di qualche tempo fa.
    Un abbraccio

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  2. Condivido in pieno ogni rigo, ogni parola, ogni pensiero di questo tuo post!
    Mai festeggiato l'8 marzo, anzi, non voglio neanche ricordare di quando, proprio l'8 marzo di qualche anno fa, sono stata tratta male dall'uomo che amavo e che proprio quel giorno aveva deciso di uscire da solo con un amico, lasciando me, sola arrabbiata e delusa.
    Questa "festa" è una vergogna e non vedo proprio cosa ci sia da festeggiare, visto che per il resto dell'anno veniamo perlopiù bistrattate.
    Buona giornata comunque! Paola

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