giovedì

Sarebbe molto piu' semplice...

...pensare e convincersi che una cosa finita è finita e andrebbe buttata via, come la bottiglia del latte quando è vuota.
Spazzatura da mettere nella differenziata avendo cura di separare la carta dalla plastica e poi dimenticarsi di entrambe. Io però non ci sono mai riuscita. Ma non riesco ad invidiare né a ricordare con simpatia chi invece si mette tutto dietro le spalle disinvoltamente, dimenticando e compiacendosi  forse di quando ha gettato una bottiglia dove il latte non era ancora finito e nemmeno andato a male.

12 commenti:

  1. ___ e a volte è come na' malattia__ dice la canzone__ ma quando siamo malati anche se ci sembra che tutto sia a pezzi, aiuta pensare che invece è una piccola parte quella offesa, il resto è sano e lotta per guarire.
    lo stesso in amore.
    c'è una parte sana che sopravvive anche alle peggiori batoste.
    diamogli fiducia!
    il tempo farà il resto, buongiorno cri:)

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  2. chi ci riesce, evidentemente, non era poi cosi' innamorato come diceva.

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  3. A dire il vero non pensavo solo all'amore ma alla facilità con cui alcuni chiudono con persone che sono state vicine loro e dalle quali hanno comunque ricevuto cose, affetto, stima e considerazione anche senza esserne innamorate. A me questa cosa fa anche un po' paura...ciao Teti!:-)))

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  4. Chi riesce a staccarsi così, come se niente fosse forse non si merita nemmeno che qualcuno s'innamori di lui ( o di lei )...e non vale la pena tenersi accanto gente così neanche per altro. Ciao Hal..:-))

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  5. Ricordi e vecchi legami sono ancore per il passato. Personalmente non riuscirei (nè voglio)a dimenticarmene. Il trascorso fa parte di quello che siamo oggi.
    Credo che molta gente "finga" di scordare...il che è peggio che riuscirci davvero

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  6. Se fingono lo fanno nel modo peggiore...bonjour, Monsieur...

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  7. ___ hai il dono di farmi sempre sentire parte in causa!
    io mi sto appunto ritirando da un connubio promettente che si è rivelato diverso dalle mie aspettative.
    proprio poco fa ho concluso la mia parte di impegno preso a suo tempo e ora inizia la parte più difficile.
    quella della gestione della mancanza di quello che era vero solo nella mia fantasia.
    li ho augurato tutto il bello chiedendogli di farmi sapere gli sviluppi ma so che non lo farà.
    morale: a volte chi si fa da parte sta anche peggio di chi subisce la distanza.
    nel mio caso basta una parola storta per finire in quarantena o all'ergastolo, ma se ci pensi bene__ la carcerata chi è?

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  8. Ma io non mi sento prigioniera, non è questa la sensazione, ho abbastanza stima di me da poter pensare che alla fine chi non mi ha voluto non mi vuole e non mi vorrà è perché non mi merita. Quello che provo è una profonda preoccupazione perché ci sono persone che sanno estorcerti stima e considerazione quando loro per prime sanno di non avere nessuna intenzione di ricambiarle almeno col rispetto. Ecco: quello che mi fa stare davvero male è questa incapacità di rispettare gli altri così diffusa, questa cosa la soffro molto piu' di un no e di un rifiuto.

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  9. sì__ è che io tendo a guardare sempre con il punto di vista dell'altro/a
    un po' perchè il mio lo conosco fin troppo bene e poi perchè tendo ad assumermi le mie responsabilità___ se succede qualcosa per me ognuno ci ha messo del suo e siccome credo di poter fare niente per chi sento o mi sente lontata, non mi resta che l'autoanalisi
    in questo senso mi definivo carcerata___ non mi assolvo mai!

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  10. caspita...
    che amarezza a leggerlo così, come tu lo hai scritto.
    mi fai venire un gran magone e sentire un barattolo pieno di tartufi, messo in una scansia e la dimenticato, nascosto da cose inutili e banali.
    serataccia questa, tra i ching di Terry ed il tuo scrivere.
    Credo che spegnerò il pc per oggi.
    Gio

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