Ci abbiamo provato. Ma fra l'intelligenza e lo strumento vince per forza quest'ultimo, perché non avremo mai la possibilità di dire quello che pensiamo senza essere zittiti con la forza. Noi ci abbiamo messo testa e cuore, ma se ti dicono che tu in casa loro non puoi scriverci nemmeno un buongiorno useranno tutto quello che hanno a disposizione per non fartelo dire. La censura è una cosa stupida, perché nuoce più a chi la fa che a chi la subisce. E' difficile argomentare di fronte all'evidenza. Di fronte a tanta gente che da anni sta dicendo che c'è un'organizzazione che latita, che è penosa perché lasciata nelle mani di perfetti incapaci che tutto fanno meno gl'interessi del posto in cui lavorano, altrimenti non si perderebbero i loro elementi migliori, che non si possono mettere strumenti di salvaguardia e di difesa nelle mani di teste bacate, di malati mentali che poi li usano per offendere.Meglio chiudere e sbattere porte in faccia confermando che a chi gestisce quel portale dal nome altisonante non interessa che sia ben fatto e presentabile, che abbia dei contenuti che vadano un po' oltre la semplice esposizione di tette e culi, perché se come dicono ai piani alti (...) la finalità delle loro ridicole regole è quella di pretendere un uso civile di uno spazio pubblico allora, lo dirò finché non mi dimenticherò di questa storia, insieme al mio blog devono sparire TUTTI gli altri. Perché non ce ne è uno dove non sia stata violata UNA regola o TANTE. E insieme ai blog devono sparire dalla Rete tutti i frustrati, i depressi e repressi che non sanno vedere una persona che esprime semplicemente una serena normalità, così come fa anche nella vita di ogni giorno.
Che poi probabilmente io il ban me lo sono anche meritato, secondo le famose regole del portale, chi lo ha detto che un blog datato, seguito da un sacco di gente quindi presumibilmente ben fatto, non si possa meritare la punizione? ma, come insieme ad altra gente (tantissima) diciamo da giorni, se se lo merita il mio blog solo perché lì dentro si usava il linguaggio del popolo, quello che non sottilizza per cui un vaffanculo è un vaffanculo, perché è solo quella la parola che rende l'idea che si vuole esporre, a maggior ragione non si può meritare uno spazio chi fa accuse ridicole perché non sa capire nemmeno quello che legge. Chi predica giustizia e ragione e poi non sa capire nemmeno quando si dice una cosa accaduta a noi o che stiamo dicendo a qualcuno e quando si racconta un fatto compiuto da altri. E allora se parliamo di rispetto delle regole queste devono valere per tutti, non solo per chi ci è antipatico a distanza (e chissà perché, poi). E se questi sono i parametri intellettivi di chi si mette di impegno per far chiudere un blog che non gli piaceva, quando invece poteva benissimo limitarsi a non leggerlo e non frequentarlo così assiduamente, tutti possono capire che la battaglia non si sta facendo contro il portale che (più o meno) gratuitamente ospitava il mio e altri blog ma, e ancora una volta, contro l'imbecillità e l'invidia di chi avendo un'intelligenza così limitata sa che non avrà mai le capacità di togliersi certe soddisfazioni come ho saputo fare io. Ed ecco perché è costretto a nascondersi e a parlarsi addosso, o al più gli ( o le ) tocca parlare esclusivamente con chi è al suo bassissimo livello. Pensare ancora oggi, dopo cinque giorni, di aver fatto un bell'azione significa soltanto aver preso atto che comunque vada a finire questa storia i vincitori non sono né potranno mai essere i vigliacchi che agiscono nell'ombra per diffamare (lo stanno ancora facendo sotto l'ala protettrice della gestione) la gente perbene, loro sì come una setta, visto che io e le persone che mi hanno sostenuta, in questi cinque giorni altrove da qui e da lì ci siamo scritti e parlati fra persone oneste e normali, persone che non hanno il timore di rapportarsi fra loro mettendo un nome, una voce e una faccia insieme alle loro idee. Anche quando quelle idee potrebbero non essere giuste e condivisibili. Io come sempre ho fatto di questa una battaglia di principio. Non bisogna fermarsi davanti all'apparente stupidità (per alcuni) di un blog chiuso in modo arbitrario, senza dare la possibilità di recuperare ciò che non potrà mai essere di nessun altro perché è nato ed è cresciuto grazie alla testa e al cuore di chi lo ha creato, bisogna andare oltre per capire il perverso meccanismo mentale di chi ha fatto in modo che tutto questo potesse accadere. Guardate che questa gente è anche il vicino di casa, il parente, la collega di stanza, il parrucchiere, persone che tutti siamo costretti a frequentare. E questa non è gente che lavora solo per il raggiungimento dei suoi squallidi obiettivi, sono persone che per il solo fatto di esistere creano problemi, uccidono la fiducia, costringono chi certe cose non le farebbe mai ad essere diffidenti e a non apririsi verso gli altri. Tutto il contrario di quello che invece si dovrebbe fare in una società civile. Dunque anche in ambito virtuale. Tutti sanno che nel mio blog non si facevano apologie di nessun tipo, a differenza di quello che si è continuato a fare nel tempo senza che nessuno abbia sentito la necessità di segnalare alcunché. E questo a me basta, sia che mi avessero ridato quel blog oppure no. Chi non ha capito che la protesta collettiva non era rivolta contro il portale quanto invece contro certe sue dinamiche interne che andrebbero riviste e aggiornate non ha capito un cazzo, perché se l'errore è umano lo è per tutti, per chi sbaglia non rispettando al millesimo le faq come per chi mette a disposizione strumenti di cui poi si fa un uso distorto. Come appunto, le segnalazioni anonime che sono state la causa della chiusura del mio blog. Non ci vuole nulla a mettere insieme dieci persone che per mesi martellano una redazione segnalando SOLO qualche post dove probabilmente ma anche SICURAMENTE ( io non rinnego né mi rinnego) i toni erano eccessivi. Su 3000 post quanti e quali possono dare la stura ad una decisione così estrema?
Quanto è "libero" un posto dove si cacciano via persone senza avviso e senza appello? Senza dar loro la possibilità di recuperare le proprie cose? oggi penso che abbiano fatto bene a mandarmi via loro, altrimenti da sola non avrei mai capito tante cose, non avrei conosciuto meglio tanta gente "amica"; quella che non ha avuto nemmeno il coraggio di scrivere sul suo blog due semplici parole:"mi dispiace", e da sola non me ne sarei mai andata. Ringrazio tutte le persone che hanno invece capito la differenza fra chi occupa uno spazio per farci qualcosa di utile e chi invece lo fa solo per sfogare le sue frustrazioni e che insieme a me hanno provato a sovvertire una decisione ingiusta quanto ridicolmente campata in aria.
Ma di questa e di tante altre cose parleremo diffusamente da un'altra parte, visto che grazie ai censori non posso più usare i commenti perché non mi fa accedere con la mail che ho usato per iscrivermi qui che è anche la stessa che serviva per il contratto adsense.Cioè, posso postare ma non commentare, in un blog che è mio. Roba da matti.
Non mi racconti niente di nuovo.
RispondiEliminaSono scappata da libero (?) da almeno 2 anni, dopo 4 anni di blog attivo e seguito.
Mi sono fatta bannare io perchè non mi permettevano di chiuderlo!
Paradossale, nevvero?